Certificato di malattia in videochiamata: ecco la novità che farà tirare un sospiro di sollievo a tutti i lavoratori

La rivoluzione digitale sta per cambiare radicalmente il modo in cui i lavoratori italiani gestiscono i certificati di malattia. Dal 18 dicembre 2025, grazie alla nuova legge sulle semplificazioni pubblicata in Gazzetta Ufficiale, sarà possibile ottenere il certificato di malattia tramite televisita, senza doversi recare fisicamente in ambulatorio. Questa innovazione rappresenta una svolta epocale per milioni di lavoratori che ogni anno devono affrontare la trafila burocratica della certificazione anche quando le condizioni di salute renderebbero più opportuno rimanere a casa. La nuova normativa mette finalmente nero su bianco la parità di trattamento tra visita fisica e teleconsulto, aprendo la strada a un sistema più moderno ed efficiente.

Per comprendere la portata di questa riforma basta guardare i numeri: nei primi sei mesi del 2025 sono stati trasmessi oltre 16,5 milioni di certificati di malattia, con un incremento del 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Stiamo parlando di una platea enorme di lavoratori che potranno beneficiare di questa semplificazione, evitando spostamenti non necessari quando sono già debilitati da febbre, influenza o altre patologie che richiedono riposo.

Come funziona il certificato di malattia in videochiamata

Il meccanismo previsto dalla nuova normativa è piuttosto semplice e intuitivo. Quando un lavoratore si sente male, potrà contattare il proprio medico di famiglia e fissare una televisita invece di recarsi fisicamente in ambulatorio. Attraverso una videochiamata, il professionista valuterà le condizioni del paziente, ascoltandone i sintomi e osservandone l’aspetto generale. Se riterrà necessario un periodo di riposo dal lavoro, emetterà il certificato telematico che avrà lo stesso identico valore legale di quello rilasciato dopo una visita tradizionale.

Tuttavia, è importante sottolineare che la legge non sarà immediatamente operativa su tutto il territorio nazionale. Serve infatti un passaggio chiave, ovvero l’accordo in Conferenza Stato-Regioni. Gli addetti ai lavori stimano che il sistema dovrebbe essere pienamente funzionante entro i primi mesi del 2026, quando tutte le Regioni avranno completato l’iter burocratico necessario. Nel frattempo, continueranno ad applicarsi le regole attuali.

Controlli e sanzioni per garantire la correttezza del sistema

Uno dei timori più diffusi riguarda la possibilità che questo sistema possa essere sfruttato in modo improprio. La nuova normativa però non abbassa affatto la guardia sul fronte dei controlli. Le sanzioni per certificati falsi rimangono severe come prima, e le visite fiscali dell’INPS continueranno a funzionare normalmente. In pratica, anche se il medico certifica via video che un lavoratore è malato, l’ispettore potrà comunque presentarsi a domicilio per verificare che la persona sia effettivamente presente e nelle condizioni dichiarate.

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La televisita non rappresenta quindi una scorciatoia per comportamenti scorretti, ma semplicemente un sistema più moderno ed efficiente per gestire una pratica che, nella stragrande maggioranza dei casi, riguarda persone realmente malate che hanno bisogno di riposo. Il rapporto tra medico e paziente non viene indebolito ma facilitato dalla tecnologia, che permette comunque una valutazione adeguata per la maggior parte delle patologie che richiedono un certificato di malattia.

Vantaggi della digitalizzazione sanitaria per lavoratori e medici

Questa innovazione si inserisce in un contesto più ampio di digitalizzazione del sistema sanitario italiano e porta con sé numerosi vantaggi per tutti gli attori coinvolti. Per i lavoratori significa meno tempo perso in viaggi e attese, niente più sale d’attesa affollate quando si è già provati dalla malattia, e la possibilità di ricevere assistenza sanitaria senza ulteriori fatiche. Per i medici rappresenta un’opportunità per gestire meglio il proprio tempo e organizzare le visite in modo più flessibile.

Ma i benefici vanno oltre la semplice comodità individuale. Meno spostamenti significano anche meno rischi di contagio nelle strutture sanitarie, un aspetto diventato particolarmente rilevante dopo l’esperienza della pandemia. Inoltre, la riduzione degli spostamenti contribuisce alla sostenibilità ambientale, diminuendo le emissioni legate ai trasporti. L’intero sistema sanitario guadagna in efficienza, potendo concentrare le risorse dove sono realmente necessarie le visite in presenza.

Preparativi e prospettive per il futuro della sanità digitale

Nei prossimi mesi sarà fondamentale che le Regioni completino l’accordo in Conferenza Stato-Regioni per rendere operativa questa riforma. Nel frattempo, è consigliabile che i lavoratori si informino presso il proprio medico di famiglia su come intende organizzarsi per gestire le televisite una volta che il sistema sarà attivo. Alcuni professionisti potrebbero già disporre di piattaforme e strumenti tecnologici pronti all’uso, mentre altri dovranno adeguarsi progressivamente.

Questa riforma porta finalmente l’Italia al passo con altri Paesi europei che hanno già adottato sistemi simili, dimostrando che meno burocrazia e più digitalizzazione sono sempre una buona notizia per cittadini e lavoratori. La tecnologia, quando è al servizio delle persone, può davvero migliorare la vita quotidiana e rendere più accessibili servizi essenziali come quello della certificazione di malattia.

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